giovedì 24 marzo 2011

Storia - Il tricolore

Il tricolore italiano
La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è la libertà conquistata dal popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza e di giustizia. I colori della bandiera italiana fanno la loro comparsa nel 1796 per opera di Napoleone che li adotta come vessillo della Legione Lombarda della Repubblica Transpadana, non si tratta però di una vera e propria bandiera nazionale. Soltanto l'anno dopo, nel 1797, con l'occupazione francese dell'Emilia Romagna il tricolore bianco, rosso e verde viene scelto come bandiera della nascente Repubblica Cispadana. Rispetto alla precedente bandiera le bande colorate sono orizzontali con al centro una faretra con quattro frecce e la sigla R.C. (Repubblica Cispadana).
La disposizione del tricolore cambia ancora una volta nel 1802, quando la Repubblica Cispadana prende il nome di Repubblica Italiana. Le strisce sono sostituite da tre quadrati, rosso bianco e verde, disposti l'uno dentro l'altro. Nel 1805 i territori del nord Italia sono ribattezzati Regno Italico e anche la bandiera viene a sua volta parzialmente modificata nella disposizione dei colori. Con il Congresso di Vienna del 1815 e la scomparsa di Napoleone dalla scena europea, il tricolore cade in oblio. Riappare nel 1831 con la Giovane Italia di Giuseppe Mazzini nella versione a bande verticali che ancora oggi conosciamo. Fatta eccezione per lievi modifiche alle tonalità dei colori e per la presenza dello stemma Savoia o della Repubblica Sociale al centro della banda bianca, la bandiera non cambia più il suo aspetto giungendo quasi intatta fino ai giorni nostri.

Pantaleone Martella

Nessun commento:

Posta un commento