martedì 15 marzo 2011

In cucina - La scienza di Artusi

Il libro di Artusi
“La scienza in cucina” di Pellegrino Artusi rappresenta il libro più famoso nella cucina italiana, quello da cui i grandi cuochi del secolo hanno tratto suggerimenti. Esso costituisce un vero e proprio spartiacque nella gastronomia dell’epoca per l’originalità e l’uso innovativo di alcuni prodotti. A lui il merito di aver valorizzato le tradizioni regionali e di aver contribuito alla creazione di una tradizione gastronomica nazionale. Creò un’originale cucina sperimentale dove, con l'assistenza di alcuni esperti del settore, provò e riprovò varie ricette, raccogliendo appunti, idee, aneddoti e riflessioni.
Il ricettario, pubblicato a proprie spese, è composto da 790 ricette, dai brodi ai liquori, passando attraverso minestre, antipasti, secondi e dolci. L’opera conquistò il pubblico, tanto da diventare dopo numerose ristampe il testo gastronomico dell’Italia unita.
Influenzato dagli ideali borghesi di decoro, moderazione e buon gusto, Artusi ebbe il grande merito di proporre un modello di cucina nazionale ed “economica”, che tra le tante ricette proponeva: crostini di fegatini di pollo, spaghetti col pomodoro, gnocchi, risotto alla milanese, vitello tonnato, scaloppine al marsala, crostate di frutta e zuppa inglese, sono alcuni dei piatti che Artusi riuscì ad imporre dal Piemonte alla Sicilia come “piatti nazionali”. Mangiare bene è un’arte e Artusi lo aveva compreso pienamente unendo a tavola tutta l’Italia.



Ricetta: gelatina di fragola in gelo
Ingredienti:
fragole molto rosse e ben mature                gr 300
zucchero                                                      gr 200
colla di pesce                                                gr 20
acqua                                                            dl 3
rhum                                                             3 cucchiaiate
l’agro di un limone   
Procedimento:
Strizzate le fragole in panno di cotone per estrarne tutto il sugo. Fate bollire lo zucchero per 10 minuti in due decilitri della detta acqua e questo sciroppo unitelo al sugo delle fragole; aggiungete il limone e tornate a passare il tutto da panno fitto. Alla colla di pesce, dopo averla tenuta in molle come quella del numero precedente, fate spiccare il bollore nel rimanente decilitro d’acqua e versatela cosi bollente nel predetto miscuglio; aggiungete per ultimo il rhum,mescolate e versate il composto nello stampo per metterlo in gelo. Questa gelatina sarà molto gradita dalle signore.



Nunzia Carratù
Lucia Rinaldi
Antonietta Orvieto

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